Nel 1987 fu istituito il Parco dell’Etna, coprendo una zona di circa 59.000 ettari intorno al vulcano, per proteggere l’ambiente naturale unico assieme alla ricchissima flora e fauna, p.e. le rare specie di uccelli rapaci. Lo straordinario paesaggio del parco è una delle più interessanti oasi naturalistiche d’Europa.
I convogli della “Ferrovia Circumetnea”, una linea operante fin dal 1895, consentono di ammirare le bellezze del parco in modo molto comodo: Il piccolo treno tradizionale gira l’intera mole dell’ Etna in circa 4 ore. Il tragitto circolare comincia da Riposto, passa p.e. per Linguaglossa (stazione sciistica posta direttamente su una lingua lavica e incastonata nelle vigne), Randazzo (chiese medievali, in parte costruite di nera pietra lavica), Bronte (famosa per i pistacchi), Paternó (con il suo castello normanno) … finché giunge alla stazione capolinea di Catania (Borgo).
Durante tutto l’itinerario di oltre 100km attorno il vulcano, con un’altitudine massima di quasi 1.000m, colate laviche antiche e recenti si susseguono tagliando i boschi, frutteti e agrumeti rigogliosi sui versanti inferiori contrastano con l’arido deserto nero delle regioni sommatali. Infatti, arance e limoni vengono coltivati sulla lava fertile fino a circa 500m, ulivi e viti fino a 1.300m, seguiti da boschi di querce, castagne, faggi ecc., poi da macchia, soprattutto ginestra, e infine da una scarsa vegetazione da 1.800 fino a 2.100m.
I circa 270 crateri e camini vulcanici si trovano per la maggior parte sui fianchi del monte. Più di 100 eruzioni dell’Etna sono conosciute, la più recente ebbe luogo durante gli ultimi mesi del 2017.